Thursday, May 13, 2004

2004, verso Cofferati

I dati sull'intensa attività politica svolta in cinque anni a Palazzo D'Accursio
Ecco il lavoro dell'opposizione


“Affrontati molti temi: infrastrutture, nidi, scuola e cultura, handicap, sociale e sport”

Mentre il voto di primavera si avvicina, i gruppi politici di opposizione hanno tracciato un bilancio di cinque anni di proposte e di contestazioni puntuali alla giunta e al 'Sindaco assente', Giorgio Guazzaloca.
Dati alla mano, siamo di fronte a un'intensa attività consiliare: 843 interpellanze, 831 domande d'attualità, ben 1.056 interventi d'inizio seduta e 142 ordini del giorno approvati; altri 531 ordini del giorno presentati.
Il confronto fatto con i numeri dell’opposizione di centro-destra nel precedente mandato, quello della Giunta Vitali, parla chiaro. Allora l’opposizione di centro-destra fece circa 600 interventi di inizio seduta, 400 domande di attualità e 300 ordini del giorno, cioè molto meno degli oppositori attuali. Ma anche mettendo a confronto l'opposizione di questi anni con la medesima attività dei gruppi di maggioranza di questo mandato, anche in questo caso i numeri parlano di un'attività almeno doppia del centro-sinistra attuale.
"L'attività che abbiamo svolto è stata importante - afferma Davide Ferrari, capogruppo Ds - e il Comune di Bologna è stato vivo solo grazie all'opposizione". I temi affrontati, dalle infrastrutture, ai nidi e alle scuole, alla cultura, all'Handicap, al sociale e allo sport, sono tutti quelli che erano e sono al centro dell'interesse della pubblica opinione cittadina o che presentano maggiori problemi.
Insieme a Ferrari, sono venuti recentemente a incontrare i cronisti a Palazzo d'Accursio, per presentare queste cifre, il vicecapogruppo diessino Claudio Merighi, il capogruppo del Prc, Maurizio Zamboni, il capogruppo dei verdi, Giorgio Celli, il consigliere dei dipietristi, Bruno Carlo Sabbi, e il capogruppo della Margherita, Giuseppe Paruolo.
"C'è' stata un'assenza sistematica del Sindaco - hanno detto Zamboni, Celli e Sabbi - una tale desertificazione non si è mai vista. Il sindaco è anche il primo consigliere comunale e il fatto che abbia ritenuto il venire in aula un perdere tempo, la dice lunga sulla sua concezione della democrazia". "L'opposizione - ha incalzato Paruolo - è stata un'esperienza che ci è servita per imparare a essere umili e più fattivi". Claudio Merighi, infine, ha ribadito: "Noi alle istituzioni ci crediamo. Qualcuno ha voluto infossare il fiume della partecipazione, ma adesso quel fiume sta di nuovo uscendo".

ODG pres. (n.appr.)
ANNO 1999 opposizione 40; maggioranza 39
ANNO 2000 opp. 162; maggior. 128
ANNO 2001 opp. 146; maggior. 115
ANNO 2002 opp. 192; maggior. 161
ANNO 2003 opp. 113; maggior. 87
Tot opp. 653; maggior. 531





TOTALI 1999-2003
MAG OPP TOT
Numero consiglieri 29 18
INTERPELLANZE 379 843 1222
DOMANDE D'ATTUALITÀ* 552 831 1383
INTERV. INIZIO SED. 675 1056 1731
ODG APPROVATI 270 143 412
ODG NON APPROVATI 122 531 653
TOTALE ODG 392 673 1065
TOTALI 1998 3403 5401




INTERPELLANZE 1999-2003
MAG OPP TOT
1999 54 63 117
2000 117 190 307
2001 73 207 280
2002 66 202 268
2003 69 181 250
379 843 1222

DOMANDE D'ATTUALITA' 1999 - 2003
MAG OPP TOT
1999 37 55 92
2000 150 197 347
2001 127 191 318
2002 120 Ì85 305
2003 118 203 321
552 - 831 1383

INTERVENTI INIZIO SEDUTA 1999-2003
MAG OPP TOT
1999 32 38 70
2000 117 198 315
2001 159 304 463
2002 157 206 363
" 2003 210 310 520
675 1058 1731

ORDINI DEL GIORNO approvati 1999 - 2003
MAG OPP TOT
1999 23 17 40
2000 55 57 112
2001 70 40 110
2002 59 12 71
2003 63 16 79
270 143 413



Elenco dei Consigli Straordinari richiesti dall'opposizione e Istruttoria pubblica
1) 28/02/2000 RELAZIONE SU TRAM E PROGETTI PER METRO' E TUNNEL COLLINARE
2) 06/11/2000 LA SICUREZZA A BOLOGNA
3) 13/12/2000 INQUINAMENTO DA TRAFFICO E DIFFICILI CONDIZIONI DELLA MOBILITA’
4) 05/03/2001 BOLOGNA 2000CITTA' EUROPEA DELLA CULTURA
5) 09/04/2001 ATTUALITÀ DELLA RESISTENZA
6) 14/06/2001 LIBERE FORME ASSOCIATIVE
7) 22/10/2001 POLITICA DEL COMUNE PER I TEATRI E LA CULTURA
8) 14/01/2002 NUOTO E IMPIANTI SPORTIVI PER GLI SPORT D'ACQUA
9) 27/05/2002 VERIFICA DEL BILANCIO DEL COMUNE (META’ MANDATO)
10) 10/06/2002 TUTELA DEL DIRITTO DI CRITICA DEI CONSIGLIERI COMUNALI
11) 15/07/2002 SALA BORSA (SCALA MOBILE)
12) 21/10/2002 MONDO SCOLASTICO E SERVIZI EDUCATIVI
13) 09/12/2002 RAPPORTO SULL'IMPATTO DI AGENTI INQUINANTI ATMOSFERICI
14) 07/07/2003 STATO DEL SERVIZIO NIDO E SCUOLA D'INFANZIA
15) 20/10/2003 MANIFATTURA TABACCHI - PARCHEGGIO
16) 23/02/2004 Nido e Tempo pieno
17) 2004 un’altra idea per il metro’-tram
2000 Istruttoria pubblica "INDUSTRIA MULTIMEDIALE"

Gli altri numeri
Nel corso del cinque anni le forze politiche dell'opposizione hanno presentato molti ordini del giorno. Di questi ben 143 sono stati approvati. Inoltre, vanno aggiunti i numerosi emendamenti che, per quanto riguarda decine e decine di deliberati, hanno contribuito, in molte occasioni con votazioni differenziate da parte della stessa maggioranza di centro-destra, a migliorare o a cambiare un provvedimento della Giunta Guazzaloca.



Venerdì 27.02.2004, IL DOMANI


:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
FURBERIE DISGIUNTE

Le salmerie della furbizia della vecchia politica sono arrivate.
Cercano di confortare la traballante campagna elettorale di Guazzaloca con l'invito al voto disgiunto.
Persino il preistorico Luigi Preti e' sceso in campo, dopo l'ex-aitante Casini.
Cofferati ha gia' risposto da par suo, con la calma serena di chi sapra' garantire a Bologna ben altra guida.
Il voto disgiunto e' una proposta menzognera. Come governerebbe un Sindaco eletto da una massa di voti-centauro, mezzo-umani e mezzo-bestiali?
In queste ore stanno giungendo in tutte le buchette di Bologna dei cartoncini viola-azzurri con il voto sul simbolo dei Ds, peraltro sbagliato senza le Due Torri ai piedi della Quercia, e il nome di Giorgio Guazzaloca.
Ma come? non era colui il Sindaco che dall'alto della sua carica non avrebbe neanche fatto una campagna elettorale facendosi "rincorrere" da uno sfidante forestiero?
Bene, questi tagliandi e le altre massicce pubblicita' su giornali, radio e Tv hanno innanzitutto un significato.
Guazzaloca e' dietro, arranca. sta a lui ricorrere, a pochissimi giorni dal voto.
E' lui lo sfidante.
Cofferati e' gia' al centro della scelta di Bologna.
Guazzaloca deve provare a raschiare il fondo del barile.
Che fosse in difficolta' lo si era gia' capito qualche settimana fa'.
Non tanto e solo dai sondaggi. Dal fatto che la sua squadra, terminata nel ridicolo la retorica delle finte inaugurazioni, dei manifesti di Tram e Metro ancora inesistenti, si era impegnta a fondo a far girare la voce di mitiche rilevazioni che assicuravano al Guazza almeno la partecipazione a un ballottaggio, e si sa-dicevano- "se si va al secondo turno....".
Evidentemente la distanza cresce e dopo la squallida strumentalizzazione del dramma del prof. Biagi si gioca l'ultima carta: la propaganda massiccia del voto disgiunto.
Ma, come nei tarocchi, la carta e' uscita rovesciata e chi l'ha usata deve aspettarsi il peggio.
La corsa e' in salita, e fin qui niente di male, capita, ma il corridore guazzaloca non ha birra, e' senza argomenti.
Nel nervosismo ha tentato ma l'unico risultato sara' quello di essersi appicciccato l'etichetta di chi sta perdendo.
Lo scriviamo senza boria, sappiamo che bisogna convincere fino all'ultimo minuto i cittadini di bologna, anche per raccoglierne, con il voto, le proposte e i desideri.
Ma lo scriviamo anche con una certa fierezza.
Bologna non merita una politica di mezzucci ed inganni.
Guazzaloca e' proprio cosi', e' quello che cercava di accreditarsi come il nuovo Dozza, che cercava di sceditare i giovani dirigenti dell'opposizione dall'alto di un proprio radicamento che, in realta', oltre a poche lobbies, non era reale ma mediatico.
E' lo stesso che oggi dice: votate chi vi pare ma votatemi. che dice "io sono dei vostri" a tutti.
Ma Bologna non e' cosi' e non glielo perdonera' .
E' una citta' molto cambiata ma che vuole serieta' e autorevolezza non lingue biforcute, disgiunte, appunto.

Davide Ferrari
da L'Unita' , 9 Giugno
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Per il Tempo pieno, la scuola di base, il nido

Il Consiglio comunale straordinario

Si è svolto ieri, Lunedì 23 Febbraio, il Consiglio comunale straordinario, sui temi del Tempo pieno e della scuola, richiesto dall'opposizione con lo strumento della raccolta delle firme dei consiglieri. Riportiamo la cronaca, tratta in particolare da lanci dell'Agenzia Dire.

SCUOLA BOLOGNA. DS: BASTA ERRORI, INVESTIRE SUL TEMPO PIENO
FERRARI: SCUOLA, RITORNO INDIETRO TUTORAGGIO E ORARI.
NIDO, SERVONO 500 POSTI

''IL COMUNE NON OFFRE UN POSTO PUBBLICO IN PIÙ E DIFENDE LA RIFORMA MORATTI, MA LA VOSTRA LINEA SULLA SCUOLA NON REGGE. DOVETE DARE RISPOSTE E METTERE SOLDI IN BILANCIO. E' VENUTO IL TEMPO DELLA SCELTA: DECIDETE SE VOLETE CONSERVARE LA STRADA DELLA QUALITÀ E SCHIERARE BOLOGNA PER IL TEMPO PIENO, DAL
NIDO ALLE MEDIE, 0 SE PREFERITE LA PRIVATIZZAZIONE DELLA
SCUOLA''. DAVIDE FERRARI, CAPOGRUPPO DS A PALAZZO D'ACCURSIO,
APRE IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE SUGLI EFFETTI DELLA
RIFORMA MORATTI CON UN DURO ATTACCO NON SOLO ALLA RIVOLUZIONE CHE SI APPRESTA A INVESTIRE LA SCUOLA, MA ANCHE ALLE SCELTE DI UN
COMUNE CHE SUL TEMPO PIENO E' GUIDATO DA UN SINDACO, GIORGIO
GUAZZALOCA, ''CHE NON PARLA, MA CHE SOPRATTUTTO PARE NON AVER
VOGLIA DI SENTIRE LA VOCE DELLE FAMIGLIE, DEI DOCENTI E DI QUANTI, IN CITTA', DICONO “NO” ALLA RIFORMA. DI QUI L'INVITO DI FERRARI AFFINCHÈ IL COMUNE DIA UN SEGNALE CHIARO DI FRONTE A UNA
RIFORMA ''CHE CREA VERA INCERTEZZA''.
SE SI VUOLE, QUALCOSA SI PUÒ ANCORA FARE: ''SIAMO DAVANTI A UN PERICOLO PER LE FAMIGLIE, PER I RAGAZZI, PER I DOCENTI, MA ANCHE PER I COMUNI. L'ANCI HA GIÀ PARLATO. QUESTO COMUNE NO, MA PUÒ ANCORA CHIEDERE DI TROVARE CON LA REGIONE UNA VOCE COMUNE CONTRO LA RIFORMA'' SOPRATTUTTO ALLA LUCE DELLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE SUGLI ORGANICI DELLA SCUOLA.
FERRARI INVITA LA GIUNTA A CHIEDERE POI UN INCONTRO URGENTE CON LA DIRETTRICE DELL'UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE, LUCREZIA STELLACCI, “PER DIRLE CHE NON VA BENE RAGIONARE TEORIZZANDO CHE SE IN PASSATO NON ERA UN PROBLEMA NON DARE RISPOSTA A TUTTE LE DOMANDE DI TEMPO PIENO NON LO E' NEANCHE ADESSO.
BOLOGNA E' ABITUATA AD UN'ALTISSIMA QUALITÀ DELLA SCUOLA, NON ACCETTERÀ UN ARRETRAMENTO”. ANCHE PER QUESTO, SECONDO I DS,
PALAZZO D'ACCURSIO DOVREBBE METTERE PERSONALE E RISORSE A
DISPOSIZIONE DI QUELLE SCUOLE CHE, IN VIRTÙ DELLA LORO AUTONOMIA,
POSSANO ORGANIZZARSI IN DIFESA DEL TEMPO PIENO.
FERRARI CHIEDE AL COMUNE DI ABBANDONARE LA PRATICA DI CHIEDERE MAESTRI ALLO STATO PER SOSTITUIRE DOCENTI DELL'AMMINISTRAZIONE (“L'ESPERIENZA AL QUARTIERE SAVENA, IN QUESTO SENSO, E' STATA FALLIMENTARE”) E DI PUNTARE SULLA CREAZIONE DI NUOVI NIDI. “NON SI PUÒ PENSARE CHE IN FUTURO BASTERANNO LE USCITE ANTICIPATE DAGLI ASILI” PER ANDARE UN ANNO PRIMA ALLA MATERNA, PER FARE RECUPERARE POSTI CON CUI ABBATTERE LE LISTE D'ATTESA. SECONDO ALCUNI CALCOLI, SECONDO I DS, OCCORRONO ALMENO 500 POSTI IN PIÙ NEI NIDI E ALTRI 200 NELLE MATERNE.
“IL DECRETO MORATTI VUOL DIRE LA FINE DEL TEMPO PIENO - INSISTE FERRARI - VUOL DIRE ANDARE INDIETRO E DI FRONTE A TUTTO QUESTO NON SI PUÒ GIOCARE SUL TUTORAGGIO E SUGLI ORARI. STUPISCONO DUNQUE L'IGNAVIA E IL SILENZIO DI QUESTA GIUNTA”.
SU QUESTI PUNTI, L'OPPOSIZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE HA PRESENTATO DUE DISTINTI DOCUMENTI: UNO SUGLI EFFETTI NEGATIVI
DELLA RIFORMA MORATTI E L'ALTRO CON L'ELENCO DELLE INIZIATIVE DA METTERE IN CAMPO PER DARE RISPOSTA ALLE FAMIGLIE BOLOGNESI SU NIDO E SCUOLA DELL'INFANZIA.
(i due ODG sono pubblicati su www.duetorri.org)

Martedi 24 Febbraio, 2004
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
L'INTERVENTO
La scuola fra Moratti e Guazzaloca
Nei prossimi quindici anni 2200 bimbi in più fra i 6 e i 10 anni

di Davide Ferrari, Presidente gruppo Ds - L'Ulivo in Consiglio comunale

Un pezzo della Moratti ora è legge. La destra al potere licenzia un proprio frutto maturo. La scuola delle prime età viene sovvertita. Si cerca di tornare al maestro unico, via il Tempo pieno, la scuola dell'Infanzia è aggredita dagli anticipi di uscita che si uniscono alle riduzione di orario dovute ai tagli. Da obiettivi di uguaglianza e di qualità si passa a discriminazioni e impoverimenti. Per gli insegnanti: ridotti ad esecutori di sterminati programmi parcellizati di fronte ad orari accorciati. Per i bambini: che perdono il posto di protagonisti, di soggetti, per tornare ad essere oggetti da bombardare di scam-poli di nozioni senza più una considerazione organica, in tempi distesi, della loro personalità e dei loro percorsi di crescita. Per le famiglie: alle quali la destra consegna, dopo tanta retorica, l'appello all'arte di arrangiarsi. È evidente: si vuole che l'educazione,
per chi avrà i soldi per pagarsela, sia affidata ad altri, non alla scuola pubblica, ad altre figure, non ai docenti della scuola. Proprio dalle famiglie vengono, però, le note più positive. Le famiglie non ci stanno. À Bologna più che altrove. Lo hanno detto nelle tante manifestazioni per la scuola pubblica ed il Tempo pieno di questi mesi. Non ci stanno a perdere la qualità e la quantità di scuola che si era raggiunta. Vogliono, anzi, molto di più. Una scuola ricca in una città che è abituata ad una ricca partecipazione a tutti i momenti della vita, dal consumo alla cultura. Per Bologna la partita è davvero grossa. Stupiscono l'ignavia del sindaco Giorgio Guazzaloca ed il sorriso dell'assessore Franco Pannuti. Il Tempo
pieno a Bologna vuoi dire miliardi, usiamo le vecchie lire, almeno 3, di trasferimenti dallo Stato alla città in un "servizio" - anche solo a voler dire così. E la domanda aumenta, a forte ritmo, in città, per la propensione e gli stili di vita delle famiglie. H gioco degli anticipi, dal Nido alla Materna e dalla Materna alle elementari, sembra favorire, dare respiro ai servizi educativi del Comune che Guazzaloca non vuole adeguare al numero delle domande; Un sollievo apparente, tuttavia, se si considerano i vincoli ai passaggi dal Nido alla Materna che la stessa legge, e la circolare che l'ha curiosamente preceduta, prevedono. In realtà si aggravano le necessità di realizzare nuove aule e nuovi edifici per la
scuola di base. Gli studi più aggiornati sono chiarissimi. Nel quindicennio 2003-2018 vi sarà ima dinamica espansiva rilevante dei bambini da 6 a 10 anni residenti nel Comune di Bologna. Nell'ipotesi più bassa aumenteranno di 2200 unità, poco meno del 20% in più rispetto ad oggi. Se si pensa che crescerà molto anche il numero dei ragazzi nella fascia di età della scuola media e moltissimo aumenteranno quelli in età per frequentare la secondaria superiore, almeno oltre il 30% in più, si comprende quale stress peserà sul Comune e sulla Provincia per garantire una risposta adeguata. In questo clima la controriforma Moratti, fatta apposta per gettare nell'incertezza la scuola pubblica, crea una forte aleatorietà ed imprèvedibilità del numero dei bambini che entrano, come matricole, nei vari gradi di scuola. Inoltre la Moratti rende obbligatorio per i Comuni, come per le Scuole, accogliere tutte le domande di iscriversi prima alle elementari. Con quali soldi e con quali muri non si sa. La Moratti è un pericolo non solo per i ragazzi, le mamme ed i babbi, non solo per gli insegnanti, ma anche per i Comuni. L'Anci ha già parlato. A Bologna, in Palazzo d’Accursio, tutto tace. La prima cosa da fare sarebbe agire d'intesa con la Regione, anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale sugli organici. Trovare, nel caos ingenerato da Tremonti e Moratti, una voce comune a salvaguardia delle nostre scuole. Ma Guazzaloca non solo non parla, come ha detto Grillo, di fronte ai veri problemi: proprio non ha neppure voglia di vedere e di sentire.

Domenica 25.01.2004, IL DOMANI


:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Una città senza terrorismo

Davide Ferrari

A Bologna la lunga scia degli atti di terrore sembra non finire mai. Abbiamo ricordato, il 2 Agosto, l'orrenda strage della stazione, mentre si teme possa riaprirsi l'infinito balletto giudiziario su alcuni dei presunti responsabili. Abbiamo il vivo ricordo dell'assassinio del Professor Biagi, un uomo innocente, raggiunto da un commando di spieta-ti. In questi giorni, proprio nel periodo nel quale, come ogni anno ricordiamo i carabinieri assassinati dai Fratelli Savi, poliziotti deviati e belve umane, si è snodato, e ancora si allunga, un incredibile filare di minacciose violenze, per fortuna senza conseguenze sanguinose, contro Romano Prodi e la sua casa. E da Bologna si sono inviate per posta lettere di terrore all'Europa intera, a chi ne rappresenta l'istituzione, e quindi l'autonomia e la libertà. Sono lieto chi tutto il Consiglio comunale abbia raccolto l'invito che, con altri consiglieri dell'opposizione, abbiamo rivolto a sottoscrivere e votare un ordine del giorno di solidarietà e di richiesta di vigilanza. Sono convinto che contro ogni terrorismo è necessario fare tante cose e su piani differenti. Certamente è necessaria maggiore prevenzione ed uno sviluppo della capacità di scoprire i colpevoli e assicurarli alla giustizia. Ma è necessario anche riprendere, con coraggio, l'azione morale e culturale per isolare le fonti del terrorismo.
Rivolgo una proposta alla nostra città. Bologna è sede di una grande Università- chi non lo sa?-ed anche di un grande numero di scuole e di istituzioni culturali. Così sono una miriade le*associazio-ni ed i centri di animazione e ricerca culturale, le sedi di spettacolo ed altre ancora. Propongo che,
ognuno con i suoi linguaggi e le sue responsabilità, tutte le realtà culturali ed educative di Bologna decidano di svolgere, anche raccordandosi e costruendo assieme un visibile itinerario, un percorso di apprendimento e dibattito sulle radici del terrorismo, le ideologie della violenza, le logiche che vi possono condurre.
Sono molte le radici, sarà necessario discuterne molto seriamente, ma il vero punto di partenza mi sembra essere il decisionismo che smarrisce ogni limite. «Io, singolo o gruppo, persine Io comunità, io stato - anche questo succede- decido di forzare i tempi e le persone a mio piacimento, a mio volere, senza calcolare il peso di alcuna conseguenza, nemmeno la più grave».
Qui è l'origine. La politica è l'opposto. Giungere alla necessità della politica dopo avere indagato le cultura del terrore, averle affrontate a viso aperto, non solo con le armi della repressione o della retorica, sarà un importante risultato. Lo sarà, sono convinto, per i tanti, uomini e donne, nostri cittadini, che vorranno partecipare alle tappe di riflessione che saranno loro proposte. Penso in particolare ai giovanissimi. Sono fiducioso che proprio nei più giovani stia maturando una forte voglia di vita e di futuro, contro guerre e terrorismi. Ma il nemico, il fascino del dominare, la scorciatoia che promette potere è sempre capace dia attirare, di avere le luci puntate su di sé, di avere "immagine" di "affascinare". Le ragioni della vita vera, della partecipazione, della famiglia, dell'associazione fra le persone restano nell'ombra difficile del quotidiano.
C'è molto da fare per riportarle alla luce, ad essere scelte. Abbiamo, nella storia recente della vita culturale di Bologna due positivi esempi di percorsi coinvolgenti e ampi, su temi di importanza fondativa per la nostra vita civile. Li ricordo: le stagioni delle "Lezioni di pace" che si svolgevano negli anni '80 attorno alla data del 21 marzo, animate da Giovanni Catti e Gloria Chilanti Campos Venuti e, proprio nello scorso anno, la collana di dibattiti sulla Costituzione promossa dalla Associazione "La Bottega dell'elefante" e dal "Granisci". Si può riflettere su questi ed altri esempi e mettersi in movimento, di idee e di fatti. Chiedo un contributo alla Bologna che studia, educa, crea. Sono convinto che verrà.

Una città senza terrorismo

Sabato 17.01.2004, L'UNITA’ ED. BO